Laboratorio: l'estetica indiana attraverso le fonti testuali
A.A. 2019/2020
Learning objectives
Il laboratorio intende offrire una panoramica sulle origini e lo sviluppo dell'estetica indiana attraverso la lettura in traduzione e il commento delle fonti testuali pertinenti, facendo anche opportunamente riferimento all'arte e alla musica. Si concentra in particolare sul concetto di rasa, "esperienza estetica".
Expected learning outcomes
Nozioni essenziali su: incontro tra India e Europa; primi studi sull'estetica indiana; riflessione teorica sul teatro in India, principali teorie di estetica letteraria ed estetica relativa alle arti visive. Capacità di orizzontarsi tra i concetti chiave dell'estetica indiana, contestualizzandoli storicamente.
Periodo: Primo semestre
Corso singolo
Questo insegnamento non può essere seguito come corso singolo. Puoi trovare gli insegnamenti disponibili consultando il catalogo corsi singoli.
Course syllabus and organization
Edizione unica
Responsabile
Periodo
Primo semestre
Programma
1. Esiste un'estetica indiana? Questione dell'Orientalismo e dei Post-Colonial Studies. Le filosofie dell'India. Introduzione a A.K. Coomaraswamy, pionere negli studi sull'estetica indiana.
2. Il Natyasastra, l'origine divina del teatro e il concetto di rasa, "esperienza estetica". Il Kutiyattam, unico esempio di teatro sanscrito che ancora sopravvive in India.
3. Il rasa applicato alla poesia indiana classica. Anandavardhana: le tre funzioni del linguaggio e il concetto di dhvani, "risonanza poetica".
4. La concezione estetica di Abhinavagupta: il rasa della quiete; camatkara, "meravigliato assaporamento"; l'esperienza estetica prefigura la liberazione dal ciclo delle rinascite.
5. L'estetica indiana in ambito non letterario: Silpasastra, Vastusastra e Citrasutra.
2. Il Natyasastra, l'origine divina del teatro e il concetto di rasa, "esperienza estetica". Il Kutiyattam, unico esempio di teatro sanscrito che ancora sopravvive in India.
3. Il rasa applicato alla poesia indiana classica. Anandavardhana: le tre funzioni del linguaggio e il concetto di dhvani, "risonanza poetica".
4. La concezione estetica di Abhinavagupta: il rasa della quiete; camatkara, "meravigliato assaporamento"; l'esperienza estetica prefigura la liberazione dal ciclo delle rinascite.
5. L'estetica indiana in ambito non letterario: Silpasastra, Vastusastra e Citrasutra.
Prerequisiti
Nessuno.
Metodi didattici
Lezione frontale al fine di presentare i principali temi. Divisione in gruppi degli studenti e lavoro autonomo su uno specifico testo concordato con il docente; discussione in aula sui contenuti. Partecipazione attiva degli studenti nel percorso didattico.
Materiale di riferimento
Il materiale è distribuito a lezione.
Modalità di verifica dell’apprendimento e criteri di valutazione
Si verifica la costante partecipazione dello studente alle lezioni e, attraverso la discussione di gruppo, la comprensione dei concetti e delle idee chiave.
Professor(s)
Ricevimento:
Su appuntamento
Sezione di Filologia classica, via Festa del Perdono 7 (Cortile della Legnaia, primo piano)