Ostetricia (Classe L/SNT1)-immatricolati dall'a.a. 2011/2012

Laurea triennale
A.A. 2018/2019
L/SNT1 - Professioni sanitarie, infermieristiche e professione sanitaria ostetrica
L'Ostetrica/o è preparata/o da un corso di studi triennale ad assistere i protagonisti del processo riproduttivo ed in particolare la donna, lungo il percorso fisiologico del ciclo vitale umano, nonché agli aspetti patologici dello stesso.
A questo è abilitata/o dal superamento dell'esame di laurea e dall'iscrizione al relativo albo professionale.
A questo è abilitata/o dal superamento dell'esame di laurea e dall'iscrizione al relativo albo professionale.
Profilo professionale
Il profilo professionale dell'Ostetrica/o consta di un profilo culturale, un profilo assistenziale ed un profilo didattico.
Il profilo culturale richiede una specifica preparazione nella metodologia della comunicazione allo scopo:
- di favorire la centralità della donna;
-di trasmettere ai protagonisti della vicenda riproduttiva l'evidenza scientifica in termini semplici e comprensibili;
-di accompagnare continuativamente la donna nel suo percorso riproduttivo, personalizzandone l'assistenza.
Il profilo assistenziale diretto dell'Ostetrica/o deve soddisfare le esigenze delle aree ove ella/egli svolge la sua attività (area pubblica: ospedale, università, territorio - area privata: cliniche e libera professione) senza per altro privilegiare nessuna di queste.
Tale profilo presuppone:
-capacità cliniche (consulenza; diagnosi; prognosi; assistenza diretta ai processi spontanei - e non aperti alla patologia - dell'ostetricia, della neonatologia e della ginecologia, con l'esecuzione di procedure consolidate dall'arte ostetrica e attualizzate dalla evidenza scientifica);
-capacità didattiche (informazione ed educazione sanitaria al pubblico per le aree di competenza; tutoraggio per le colleghe; aggiornamento personale);
-capacità organizzative (pianificazione; programmazione; rilievi epidemiologici);
-esercizio di responsabilità (coscienza; controlli; limiti; collaborazione).
Il profilo didattico dell'Ostetrica/o deve prevedere che la formazione delle/degli Ostetriche/ci venga svolta da personale dello stesso profilo professionale.
Tale profilo presuppone capacità didattiche documentate ed obiettivabili ed esperienza professionale quinquennale.
Gli sbocchi professionali
Ogni prestazione concepita dal Profilo professionale dell'Ostetrica/o nasce come atto autonomo e con piena responsabilità della stessa. Tale responsabilità decade per tutti gli eventi che deviano dalla fisiologia e richiedono il coinvolgimento del medico
In ogni caso l'Ostetrica/o mantiene un comportamento di collaborazione continua ed efficiente con il medico nel superiore interesse della paziente.
Le prestazioni
La specificità delle prestazioni ove esista autonomia decisionale dell'Ostetrica/o può essere modificata, sia in termini espansivi che riduttivi, dal costante aggiornamento delle conoscenze sul significato, le correlazioni e le conseguenze degli atti assistenziali previsti nelle aree d'intervento.
Attualmente - e in base alle normative europee (80/154/CEE, 80/155/CEE e 2005/36/CE) - possiamo identificare i seguenti gruppi di prestazioni autonome.
-Assistenza alla gravidanza fisiologica. Tutti gli atti che permettono l'assistenza alla donna gravida: informazione ed educazione sanitaria, raccolta dati, esame ostetrico, prescrizione esami, esecuzione di alcuni di essi, sintesi diagnostica, registrazione di eventi e risoluzioni.
-Conduzione dei corsi di accompagnamento alla nascita privilegiando quei percorsi che promuovono il legame con il feto, la conoscenza del sè e la sua maturazione come figura parentale.
-Assistenza al travaglio ed al parto fisiologico valorizzando nel parto la centralità della donna ed il suo processo emotivo e rispettando nel travaglio le fasi ed i tempi del suo naturale evolversi. Ciò comporta l'accoglienza, l'assistenza diretta al travaglio e parto eutocico con riparazione delle lacerazioni di I e II grado, l'identificazione delle situazioni a rischio di evoluzione patologica per la madre, il feto ed il neonato e la registrazione degli eventi e dell'assistenza.
-Assistenza al neonato sano con particolare attenzione alle fasi immediatamente postnatali ed alla promozione del legame comunicazionale e nutrizionale tra la madre ed il bambino.
-Assistenza al puerperio normale in una auspicabile continuità assistenziale con la donna, l'Ostetrica/o valorizza il legame madre-bambino sostenendo l'allattamento al seno e fornendo informazioni sugli eventi correlati con le esigenze del bambino e con il ripristino delle normali relazioni ove sono coinvolti il partner e la famiglia.
-Conduzione dei corsi dopo parto privilegiando quei percorsi che rafforzano il senso di competenza materna favorendo la sicurezza nel suo rapporto con il bambino e che lavorano per una riabilitazione precoce del tono muscolare perineale e addominale.
-Attività di educazione sanitaria indirizzando il proprio impegno, in situazioni sia individuali che organizzate, alla prevenzione, alla diagnosi precoce ed alla riabilitazione per i tumori e per le malattie croniche degenerative od involutive della sfera genitale femminile.
-Attività di organizzazione sanitaria partecipando ai programmi di assistenza materna e neonatale.
In ogni altro ambito d'intervento ove l'Ostetrica/o non è prevista quale figura autonoma, vale il principio che la collaborazione assistenziale della stessa è potenziata dai valori riconosciuti dal profilo culturale che è stato delineato in precedenza.
Statistiche occupazionali (Almalaurea)
Il profilo professionale dell'Ostetrica/o consta di un profilo culturale, un profilo assistenziale ed un profilo didattico.
Il profilo culturale richiede una specifica preparazione nella metodologia della comunicazione allo scopo:
- di favorire la centralità della donna;
-di trasmettere ai protagonisti della vicenda riproduttiva l'evidenza scientifica in termini semplici e comprensibili;
-di accompagnare continuativamente la donna nel suo percorso riproduttivo, personalizzandone l'assistenza.
Il profilo assistenziale diretto dell'Ostetrica/o deve soddisfare le esigenze delle aree ove ella/egli svolge la sua attività (area pubblica: ospedale, università, territorio - area privata: cliniche e libera professione) senza per altro privilegiare nessuna di queste.
Tale profilo presuppone:
-capacità cliniche (consulenza; diagnosi; prognosi; assistenza diretta ai processi spontanei - e non aperti alla patologia - dell'ostetricia, della neonatologia e della ginecologia, con l'esecuzione di procedure consolidate dall'arte ostetrica e attualizzate dalla evidenza scientifica);
-capacità didattiche (informazione ed educazione sanitaria al pubblico per le aree di competenza; tutoraggio per le colleghe; aggiornamento personale);
-capacità organizzative (pianificazione; programmazione; rilievi epidemiologici);
-esercizio di responsabilità (coscienza; controlli; limiti; collaborazione).
Il profilo didattico dell'Ostetrica/o deve prevedere che la formazione delle/degli Ostetriche/ci venga svolta da personale dello stesso profilo professionale.
Tale profilo presuppone capacità didattiche documentate ed obiettivabili ed esperienza professionale quinquennale.
Gli sbocchi professionali
Ogni prestazione concepita dal Profilo professionale dell'Ostetrica/o nasce come atto autonomo e con piena responsabilità della stessa. Tale responsabilità decade per tutti gli eventi che deviano dalla fisiologia e richiedono il coinvolgimento del medico
In ogni caso l'Ostetrica/o mantiene un comportamento di collaborazione continua ed efficiente con il medico nel superiore interesse della paziente.
Le prestazioni
La specificità delle prestazioni ove esista autonomia decisionale dell'Ostetrica/o può essere modificata, sia in termini espansivi che riduttivi, dal costante aggiornamento delle conoscenze sul significato, le correlazioni e le conseguenze degli atti assistenziali previsti nelle aree d'intervento.
Attualmente - e in base alle normative europee (80/154/CEE, 80/155/CEE e 2005/36/CE) - possiamo identificare i seguenti gruppi di prestazioni autonome.
-Assistenza alla gravidanza fisiologica. Tutti gli atti che permettono l'assistenza alla donna gravida: informazione ed educazione sanitaria, raccolta dati, esame ostetrico, prescrizione esami, esecuzione di alcuni di essi, sintesi diagnostica, registrazione di eventi e risoluzioni.
-Conduzione dei corsi di accompagnamento alla nascita privilegiando quei percorsi che promuovono il legame con il feto, la conoscenza del sè e la sua maturazione come figura parentale.
-Assistenza al travaglio ed al parto fisiologico valorizzando nel parto la centralità della donna ed il suo processo emotivo e rispettando nel travaglio le fasi ed i tempi del suo naturale evolversi. Ciò comporta l'accoglienza, l'assistenza diretta al travaglio e parto eutocico con riparazione delle lacerazioni di I e II grado, l'identificazione delle situazioni a rischio di evoluzione patologica per la madre, il feto ed il neonato e la registrazione degli eventi e dell'assistenza.
-Assistenza al neonato sano con particolare attenzione alle fasi immediatamente postnatali ed alla promozione del legame comunicazionale e nutrizionale tra la madre ed il bambino.
-Assistenza al puerperio normale in una auspicabile continuità assistenziale con la donna, l'Ostetrica/o valorizza il legame madre-bambino sostenendo l'allattamento al seno e fornendo informazioni sugli eventi correlati con le esigenze del bambino e con il ripristino delle normali relazioni ove sono coinvolti il partner e la famiglia.
-Conduzione dei corsi dopo parto privilegiando quei percorsi che rafforzano il senso di competenza materna favorendo la sicurezza nel suo rapporto con il bambino e che lavorano per una riabilitazione precoce del tono muscolare perineale e addominale.
-Attività di educazione sanitaria indirizzando il proprio impegno, in situazioni sia individuali che organizzate, alla prevenzione, alla diagnosi precoce ed alla riabilitazione per i tumori e per le malattie croniche degenerative od involutive della sfera genitale femminile.
-Attività di organizzazione sanitaria partecipando ai programmi di assistenza materna e neonatale.
In ogni altro ambito d'intervento ove l'Ostetrica/o non è prevista quale figura autonoma, vale il principio che la collaborazione assistenziale della stessa è potenziata dai valori riconosciuti dal profilo culturale che è stato delineato in precedenza.
Statistiche occupazionali (Almalaurea)
Percorsi consigliati dopo laurea
Il laureato in Ostetricia può accedere al Corso di Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche e Ostetriche, Classe LM/SNT1.
Il Corso di Laurea in Ostetricia ha una esperienza di scambi internazionali, iniziata da circa 7 anni.
Il programma Erasmus, acronimo di European Region Action Scheme for the Mobility of University Students, nasce nel 1987 per iniziativa della Comunità Europea e sancisce la possibilità per uno studente universitario europeo di effettuare in un Ateneo straniero un periodo di studio legalmente riconosciuto dalla propria sede universitaria.
Per ciò che riguarda i settori di studio che si possono sviluppare all' estero, attualmente il Corso di Laurea in Ostetricia fornisce agli studenti del III anno la possibilità di svolgere l' attività professionalizzante sotto forma di tirocinio.
Attualmente, sono stati identificati quali partners europei l'Università di Bruxelles e di Anversa.
Il programma Erasmus Plus prevede oltre agli accordi bilaterali anche la possibilità di mobilità di due docenti per ogni Ateneo.
La durata dell'esperienza è di tre mesi; il riconoscimento in carriera è pari a 20 ECTS + 2 CFU di attività elettive, per un totale di 22 crediti universitari per lo studente.
Oltre agli incontri programmati annualmente dall'Ateneo, il corso di laurea tramite la sua commissione permanente per l'internazionalizzazione composta da docenti e studenti, organizza almeno un incontro all' anno tra studenti che tornano dall'estero e quelli selezionati per la partenza. L'esperienza di questi anni ci ha insegnato che tali momenti favoriscono lo scambio di informazioni pratiche e di contatti utili fra gli studenti.
Al termine del soggiorno all' estero viene richiesta dalla commissione permanente una relazione scritta che poi sarà condivisa insieme agli studenti selezionati per la partenza, la quale consente ai docenti di monitorare la soddisfazione nei confronti dei programmi internazionali svolti.
L'esperienza Erasmus è considerata non solo un momento universitario, ma anche un'occasione per imparare a convivere con persone di diversa cultura e lingua offrendo la possibilità non solo dell' apprendimento di diversi idiomi ma anche un momento in cui lo studente inizia ad assumere responsabilità e acquisisce un senso di appartenenza ad un percorso formativo comune seppure con studenti appartenenti a paesi diversi.
Il programma Erasmus, acronimo di European Region Action Scheme for the Mobility of University Students, nasce nel 1987 per iniziativa della Comunità Europea e sancisce la possibilità per uno studente universitario europeo di effettuare in un Ateneo straniero un periodo di studio legalmente riconosciuto dalla propria sede universitaria.
Per ciò che riguarda i settori di studio che si possono sviluppare all' estero, attualmente il Corso di Laurea in Ostetricia fornisce agli studenti del III anno la possibilità di svolgere l' attività professionalizzante sotto forma di tirocinio.
Attualmente, sono stati identificati quali partners europei l'Università di Bruxelles e di Anversa.
Il programma Erasmus Plus prevede oltre agli accordi bilaterali anche la possibilità di mobilità di due docenti per ogni Ateneo.
La durata dell'esperienza è di tre mesi; il riconoscimento in carriera è pari a 20 ECTS + 2 CFU di attività elettive, per un totale di 22 crediti universitari per lo studente.
Oltre agli incontri programmati annualmente dall'Ateneo, il corso di laurea tramite la sua commissione permanente per l'internazionalizzazione composta da docenti e studenti, organizza almeno un incontro all' anno tra studenti che tornano dall'estero e quelli selezionati per la partenza. L'esperienza di questi anni ci ha insegnato che tali momenti favoriscono lo scambio di informazioni pratiche e di contatti utili fra gli studenti.
Al termine del soggiorno all' estero viene richiesta dalla commissione permanente una relazione scritta che poi sarà condivisa insieme agli studenti selezionati per la partenza, la quale consente ai docenti di monitorare la soddisfazione nei confronti dei programmi internazionali svolti.
L'esperienza Erasmus è considerata non solo un momento universitario, ma anche un'occasione per imparare a convivere con persone di diversa cultura e lingua offrendo la possibilità non solo dell' apprendimento di diversi idiomi ma anche un momento in cui lo studente inizia ad assumere responsabilità e acquisisce un senso di appartenenza ad un percorso formativo comune seppure con studenti appartenenti a paesi diversi.
La frequenza alle attività didattiche è il primo requisito necessario per ottenere l'attribuzione dei CFU corrispondenti e dimostra la quantità dell'impegno dimostrato dallo studente per ottenere il risultato. In tal senso la frequenza è da considerarsi obbligatoria per tutte le attività didattiche.
Il controllo della frequenza è demandato al singolo docente il quale ha l'obbligo di applicare i criteri decisi autonomamente all'interno del Consiglio del Corso Integrato (CCI) al quale fa riferimento.
I CCI hanno la libertà di attribuire con motivazione esplicita la firma di frequenza fino ad un numero di assenze non superiore al 25% del tempo previsto.
Il Direttore delle attività professionalizzanti può attribuire la firma di frequenza solo quando questa copre il 100% del tempo di tirocinio previsto dal programma.
Il controllo della frequenza è demandato al singolo docente il quale ha l'obbligo di applicare i criteri decisi autonomamente all'interno del Consiglio del Corso Integrato (CCI) al quale fa riferimento.
I CCI hanno la libertà di attribuire con motivazione esplicita la firma di frequenza fino ad un numero di assenze non superiore al 25% del tempo previsto.
Il Direttore delle attività professionalizzanti può attribuire la firma di frequenza solo quando questa copre il 100% del tempo di tirocinio previsto dal programma.
Courses list
Regole di composizione
Elettivi - Lo studente, al primo anno, deve altresì maturare 2 CFU in attività formative a scelta.
Regole di composizione
Elettivi - Lo studente, al secondo anno, deve altresì maturare 2 CFU in attività formative a scelta.
Regole di composizione
Elettivi - Lo studente, al terzo anno, deve altresì maturare 2 CFU in attività formative a scelta.
Sede
Milano, Mantova
Strutture di riferimento
Referenti e contatti
- - DIRETTRICE DIDATTICA:
- Dott.ssa Paola Agnese Mauri
paola.mauri@unimi.it - - REFERENTI DEL CORSO:
- - Prof.ssa Ornella Marelli
ornella.marelli@unimi.it - IMMATRICOLAZIONI E AMMISSIONI
http://www.unimi.it/studenti/matricole/77598.htm
A.A. 2025/2026
A.A. 2024/2025
A.A. 2023/2024
A.A. 2022/2023
A.A. 2021/2022
A.A. 2020/2021
A.A. 2019/2020
A.A. 2018/2019
Official documents